22 Lug Cereali a colazione? Alimento sano o cibo spazzatura?
Cerchiamo di fare chiarezza, partendo da una notizia di cronaca già ampiamente diffusa da alcuni giorni.
La notizia è della battaglia legale che Kellogg’s, il proprietario dei marchi da Coco Pops a Special K, ha avviato contro il Governo del Regno Unito per combattere le restrizioni sulla promozione di prodotti ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale ( High in Fat, Salt or Sugar HFSS), in cui molti dei suoi cereali rientrano. Queste restrizioni vieteranno da Ottobre a prodotti (HFSS) di essere esposti in modo visibile sugli scaffali dei supermercati e altre forme di pubblicità ingannevole, ed ulteriore restrizione che diventerà operativa solo a partire dal 2023 il divieto di pubblicizzare cibo spazzatura online e prima delle 21 in TV.
Problema Obesità Infantile
Queste norme, fanno parte del piano del governo UK per affrontare principalmente il problema dell’obesità infantile.
Da questo contenzioso legale Kellogg’s esce sconfitta, ma non sono una novità gli scontri legali tra Americana Kellogg’s e Governo UK, tre anni fa in un precedente contezioso simile era riuscita a vincere quindi ha ottenuto una scappatoia dalla regola che impediva alle aziende alimentari di fare pubblicità ai bambini utilizzando personaggi e musica associati ai loro prodotti non sani.
La posizione di Kellogg’s
La replica di Kellogg’s potremmo definirla “curiosa”, la multinazionale sostiene infatti che le nuove regole non tengono conto del fatto che la maggior parte delle persone (92%) mangiano cereali accompagnati da latte o yogurt, il che cambia il profilo nutrizionale dei suoi prodotti che non dovrebbero dunque essere classificati come cibo spazzatura.
Chris Silcock, amministratore delegato di Kellogg’s nel Regno Unito ha dichiarato:
Riteniamo che la formula utilizzata dal governo per misurare il valore nutritivo dei cereali per la colazione sia sbagliata e non implementata legalmente. Misura i cereali secchi quando vengono quasi sempre mangiati con il latte. Tutto questo conta perché, a meno che non si tenga conto degli elementi nutritivi aggiunti quando si mangia il cereale con il latte, non si misura il pieno valore nutritivo del pasto.
Kellogg’s ha anche fatto sapere non ha avuto altra scelta che rivolgersi al tribunale perché non è riuscita ad avere una conversazione ragionevole con il Governo.
Fonte: The Guardian
La Posizione del Governo UK
“I cereali per la colazione contribuiscono per il 7% – una quantità significativa – all’assunzione media giornaliera di zucchero libero dei bambini”, ha affermato un portavoce del Dipartimento della salute e dell’assistenza sociale (DHSC). “Limitare la promozione e la pubblicità di cibi meno salutari è una parte importante della strategia intergovernativa per dimezzare l’obesità infantile entro il 2030, prevenire le malattie dannose e migliorare l’aspettativa di vita sana, in modo da poter continuare a migliorare la salute in tutta la nazione”.
Il portavoce ha aggiunto che l’obesità costa al SSN più di 6 miliardi di sterline all’anno ed è la seconda causa di cancro nel Regno Unito.
Kellogg’s ha una storia di contrasto ai regolamenti impegnativi contro la promozione del cibo spazzatura. Nel 2018, la società ha ribaltato con successo un divieto emesso dall’autorità di regolamentazione della pubblicità contro uno spot televisivo di Coco Pops rivolto ai bambini, nonostante le critiche degli attivisti sanitari.
Caroline Cerny, dell’Obesity Health Alliance (OHA), ha affermato che l’ultima mossa di Kellogg’s è stata un “tentativo palese da parte di una multinazionale alimentare di divincolarsi da nuove normative vitali”, “È scioccante che un’azienda come Kellogg’s abbia citato in giudizio il governo per i suoi piani per aiutare le persone a essere più sane piuttosto che investire nella rimozione dello zucchero dai loro cereali”.
Obesity Health Alliance (OHA)
Negli ultimi 30 anni i livelli di obesità sono aumentati in modo significativo in tutto il Regno Unito. Gli sforzi frammentari dei governi per invertire questa tendenza sono stati in gran parte infruttuosi. Tuttavia, la strategia giusta, che adotta un approccio a livello di sistema ovunque in cui viviamo, impariamo, lavoriamo e giochiamo, consentirà a tutti di muoversi verso il raggiungimento, il mantenimento e il godimento di un benessere migliore e di un peso sano, indipendentemente dall’età, dall’etnia e dal background.
La nostra strategia decennale per un peso sano definisce un’agenda a lungo termine di politiche informate sull’evidenza con 30 raccomandazioni, che coprono il marketing di alimenti e bevande, i primi anni e il trattamento, nonché l’infrastruttura necessaria per garantire che le politiche siano attuate e valutate in modo solido.
Cereali sì, ma senza zuccheri aggiunti!
In fondo quello che ci interessa chiarire è Cereali sì ma senza zuccheri aggiunti! purtroppo invece il meccanismo che vediamo adottato da molti produttori è di dolcificare molto un prodotto che dovrebbe essere sano per ottenere un risultato sì più gradito ai piccoli consumatori, ma creando appunto in questo modo un cibo spazzatura o se vogliamo un cibo ultra-processato.
Aspetto che riteniamo eticamente discutibile è pubblicizzare comunque questi prodotti come cibi sani, giocando sul fatto che i cereali integrali sono sicuramente raccomandati e raccomandabili, ma i prodotti iper-zuccherati non possono essere definiti cibi sani!
Tutto questo per tenere a mente le nostre scelte di consumatori responsabili, soprattutto quando rivolte ai nostri piccoli. Per approfondire…
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