17 Mar OMS mette al bando questi alimenti, perché?
Perché l’OMS ha deciso di eliminare dal commercio mondiale questi alimenti?
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha rilevato che ci sono degli alimenti che si consumano ogni giorno e che alla lunga possono far sorgere gravi disturbi.
Il countdown è già iniziato, per decisione dell’Organizzazione Mondiale della Salute, entro il 2023 questi ingredienti non devono essere più presenti nel mercato mondiale.
Sono ingredienti molto utilizzati in ambito alimentare e presenti in tantissimi tipi di alimenti che ogni giorno consumiamo.
Spesso senza renderci conto ci alimentiamo con qualcosa che nuoce alla nostra salute. In pochi immaginano che nel cornetto che si prende al bar, nei biscotti che si danno ai bambini per colazione o nelle patatine fritte in busta tanto amate dai piccoli c’è un ingrediente da mettere al bando.
Perché l’OMS vuole eliminare dal commercio mondiale questi alimenti?
In tutto il mondo il 30% dei decessi per problemi cardiaci sarebbero probabilmente evitati.
Sono i grassi ottenuti industrialmente a partire da oli di bassa qualità e trasformati (trans) per diventare più saporiti. Fanno aumentare il colesterolo cattivo e possono favorire problemi al cuore.
I grassi trans o grassi idrogenati sono presenti in molti prodotti industriali: nella margarina, panna vegetale, biscotti, croissant, crackers, merendine, grissini, taralli, patatine fritte, creme spalmabili dolci, caramelle, lecca-lecca ecc.
Davvero causano gravi problemi di salute?
Sì, in effetti sono proprio i grassi idrogenati o in inglese grassi trans, che sono una grande preoccupazione per l’OMS. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso così di bandirli da tutti gli alimenti entro il 2023. A questo scopo sta monitorando tutti gli Stati già da due anni perché progressivamente arrivino alla totale eliminazione dei grassi trans da tutti gli alimenti.
Perché attendere il 2023 se ci fanno così male?
Allora anticipiamo, evitiamo di consumare alimenti che contengano grassi idrogenati, orientiamoci verso prodotti naturali e integrali e meno trasformati dall’industria.
Qui sotto il documento originale in lingua inglese.
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