01 Gen Cibi ultraprocessati: cosa sono e quali rischi per la salute
Anno nuovo vita nuova, un buon proposito per il nuovo anno, evitare o almeno ridurre il consumo di cibi ultraprocessati.
I cibi ultraprocessati sono alimenti trasformati industrialmente che hanno subito una serie di modifiche che ne alterano la composizione nutrizionale e sensoriale. Sono spesso ricchi di calorie, grassi, zuccheri e sale, e contengono pochi nutrienti essenziali.
Una veloce carrellata dei più comuni cibi ultraprocessati, forse trovate anche qualche sorpresa.
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- Piatti pronti e surgelati
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- Bevande zuccherate, tutte le bevande che contengono zucchero sia gasate che non gasate, compresi succhi di frutta e the.
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- Prodotti dei fast food, tutti i prodotti dei fast food, dai panini alle patatine fritte, dolci e bevande zuccherate.
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- Snack confezionati, che contengono molto sale
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- Dolciumi e gelati confezionati: cornetti e ghiaccioli
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- Cereali (zuccherati) per la prima colazione
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- Merendine industriali (dolci e confezionate)
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- Creme spalmabili (dolci)
Problematiche di salute legate al consumo di cibi ultraprocessati
Il consumo di cibi ultraprocessati è stato associato a una serie di problematiche di salute, tra cui:
- Obesità
- Diabete di tipo 2
- Malattie cardiovascolari
- Tumori
- Malattie neurodegenerative
- Problemi gastrointestinali
Obesità
I cibi ultraprocessati sono spesso ricchi di calorie e grassi, che possono contribuire all’aumento di peso e all’obesità.
Diabete di tipo 2
I cibi ultraprocessati sono spesso ricchi di zuccheri aggiunti, che possono aumentare il rischio di diabete di tipo 2.
Malattie cardiovascolari
I cibi ultraprocessati sono spesso ricchi di grassi saturi e trans, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Tumori
Alcuni studi hanno associato il consumo di cibi ultraprocessati a un aumento del rischio di alcuni tipi di tumore, tra cui il tumore del colon-retto, il tumore del seno e il tumore del pancreas.
Malattie neurodegenerative
Alcuni studi hanno associato il consumo di cibi ultraprocessati a un aumento del rischio di malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Problemi gastrointestinali
I cibi ultraprocessati possono essere difficili da digerire e possono causare problemi gastrointestinali, come gonfiore, gas e diarrea.
Come ridurre il consumo di cibi ultraprocessati?
Per ridurre il consumo di cibi ultraprocessati è possibile:
- Leggere le etichette alimentari
Le etichette alimentari possono fornire informazioni utili sulla composizione nutrizionale degli alimenti. È importante prestare attenzione fondamentalmente alla presenza e quantità di zuccheri e sale presenti negli alimenti, diffidate anche di quelli reclamizzati “senza zucchero” perché spesso contengono altri dolcificanti anche peggiori dello zucchero.
Diffidate se la lista ingredienti è particolarmente lunga e contiene anche coloranti, conservanti, aromi naturali ecc..
- Cucinare a casa
I piatti pronti sia quelli confezionati del supermercato e purtroppo spesso della mensa o del ristorante, spesso sono molto elaborati anche per esigenze tecniche di conservazione.
Cucinare a casa consente di avere un controllo maggiore sulla composizione degli alimenti, meglio ancora se alcuni prodotti li recuperate da aziende agricole locali di fiducia.
- Mangiare frutta, verdura, cereali integrali, legumi.
Frutta, verdura e cereali integrali (escluso quelli confezionati industriali e zuccherati) sono alimenti ricchi di nutrienti e povere di calorie.
- Limitare il consumo di bevande zuccherate
Bevande zuccherate sono ricche di calorie e zuccheri aggiunti. È preferibile limitare il consumo di bevande zuccherate e preferire l’acqua o altre bevande non zuccherate.
Tra le bevande zuccherate è necessario includere anche i “falsamente sani” succhi di frutta e the se contengono zuccheri aggiunti.
Ridurre il consumo di cibi ultraprocessati può essere un passo importante per migliorare la propria salute e il proprio benessere e per la salute dei propri famigliari con una certa attenzione ai più piccoli.
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