Il prezzo giusto del Grano italiano?

Il prezzo giusto del Grano italiano?

Negli ultimo periodo i prezzi dei cereali sono aumentati e c’è molta incertezza nel comprendere se il prezzo salirà ulteriormente o si assesterà.

Senza avere doti da indovino cerchiamo di valutare oggettivamente la situazione del frumento tenero.

Dai dati ricavati da ITALMOPA possiamo fare alcune considerazioni:

La produzione  mondiale è compresa tra 700/750 Mt (Milioni di tonnellate).

Aspetto che ci interessa di più è la produzione italiana che è di un misero 3 Mt (milioni di tonnellate),

l’aggettivo misero calza alla perfezione se consideriamo che negli anni 70 la produzione nazionale era compresa tra 7 e 9 Mt,

la produzione ha registrato successivamente una costante flessione, riconducibile soprattutto alla riduzione delle superfici coltivate che sono passate dai 3 Milioni di ettari degli anni 60 agli 0,5 Milioni di ettari odierni, solo parzialmente compensati da una maggiore resa produttiva.

Per contro la necessita di frumento tenero richiesto dall’industria molitoria nazionale è di 5.6 Mt.

Quindi da diversi anni ci troviamo nella condizione di dipendere dall’estero per gli approvvigionamenti.

La scelta di acquistare all’estero è stata favorita per i convenienti  prezzi bassi,  si è scelto di non incentivare con un prezzo giusto la produzione nazionale perché l’offerta estera era abbondante  e non si è saputo avere una prospettiva di lungo termine, non si è compreso che una eccessiva dipendenza dall’estero può portare a correre dei rischi legati a fattori di Geopolitica difficilmente prevedibili e ancor meno arginabili.

La solita scusa, in parte vera ma che nasconde una mancanza di programmazione e di corretta  incentivazione  è che l’offerta nazionale è frammentata, gli appezzamenti agricoli in Italia sono piccoli e le classi qualitative non sono omogene. Riteniamo queste problematiche reali ma che possono essere gestite.

SITUAZIONE ODIERNA MONDIALE

Tralasciando i numeri dei maggiori produttori che poco ci interessano perché se è vero che  la Cina risulta il maggior produttore mondiale di grano tenero poi in realtà tutta la sua produzione serve per il suo mercato interno.

Focalizziamo l’attenzione sui  principali esportatori di frumento tenero che sono in ordine decrescente  Russia (34 Mt), gli Stati Uniti (24 Mt), l’Australia (23 Mt), l’Ucraina (23 Mt) e il Canada (17 Mt).

L’Unione Europea, da parte sua, esporta complessivamente 33 Mt circa di grano tenero.

LA TEMPESTA PERFETTA

La Cina ha fatto nell’ultimo anno acquisti importanti di tutti i cereali (Qui ne avevamo già parlato),  principalmente mais ma anche frumento.

I costi del gas sono andati alle stelle, di conseguenza anche i costi dei concimi azotati, del gasolio agricolo e dell’energia elettrica.

Tensioni pesanti in Ucraina che coinvolgono Russia, Stati Uniti e tutta l’Unione Europea.

Secondo Monika Totova, economista presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), la situazione di tensione tra Russia e Ucraina starebbe incidendo negativamente sul mercato cerealicolo mondiale, come dichiarato in un intervista con un corrispondente Tass.ru 

In sintesi : il contributo di Russia (20% esportazioni mondiali) e Ucraina(10% esportazioni Mondiali), ovviamente la tensione tra questi paesi colpisce i mercati. La produzione è influenzata da molti fattori, come la volatilità, le condizioni meteorologiche, i prezzi dei materiali di produzione e molti altri, quindi è difficile dirlo quale sarà esattamente l’impatto, ma ovviamente la situazione attuale contribuisce a creare incertezza nei mercati e ripercussioni mondiali.

Dal primo gennaio 2020 entra in vigore un nuovo regolamento europeo che riduce la quantità di acqua che è possibile destinare all’utilizzo per l’irrigazione in agricoltura.

Problematiche importanti anche dal punto di vista logistico per il maggior costo dei trasporti e per momentanei blocchi e/o rallentamenti nei principali nodi portuali.

Quindi tutto il settore agricolo europeo sarà in crisi, sia per costi eccessivi di produzione che potrebbe disincentivare la coltivazione, sia per mancanza di forniture da altri paesi extra europei.

IL PREZZO GIUSTO DEL GRANO ITALIANO?

Ritornando alla domanda iniziale sembra difficile prospettare scenari particolarmente rosei, ripuntare nuovamente sulla produzione interna a nostro modesto parere ci potrebbe almeno parzialmente difendere da oscillazioni e tensioni mondiali.

 

 

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