05 Nov Pasta e micotossine: facciamo chiarezza
Pasta e micotossine: facciamo chiarezza
Davvero tutta la pasta che portiamo in tavola è infestata da contaminanti a rischio? L’ultimo test effettuato dal Salvagente punta il dito su alcune marche di spaghetti, colpevoli di contenere pesticidi, Don e Glifosato. Le nostre ultime analisi hanno dato un esito diverso: cerchiamo di capire perché e se bisogna stare in guardia.
Un recente test, effettuato dal Salvagente e ripreso anche da Striscia la notizia, sta riportando all’attenzione il discusso problema dei contaminanti presenti negli alimenti. L’indagine si è concentrata su diverse marche di penne. In alcune è stata rilevata la presenza di Don, Pesticidi e Glifosato entro i limiti per gli adulti, mentre in due casi i campioni superano i limiti di Don stabiliti per la tutela della salute dei bambini. Il nostro test, però, non arrivava alle stesse conclusioni. A breve (maggio 2019) pubblicheremo in ogni caso un nuovo test su 25 confezioni di spaghetti, nelle quali analizzeremo micotossine, glifosato e altri pesticidi.
Perché le due analisi hanno dato risultati diversi?
Chiariamo subito che le analisi condotte in occasione del nostro ultimo test sulla pasta hanno dato risultati diversi rispetto a quelli del test del Salvagente. Ma un motivo c’è.
In particolare, riguardo le micotossine (parliamo del deossinivalenolo o Don), nelle nostre analisi non sono state rilevate nella pasta Combino (Lidl), al contrario di quanto riscontrato dal Salvagente.
Perché questa differenza nei risultati?
Semplice, perché la ricerca di micotossine, per la loro stessa natura, può dare risultati differenti su lotti uguali dello stesso prodotto, possibilità che aumenta di conseguenza considerando lotti diversi, come nel caso del test condotto dal Salvagente e quello effettuato da noi. Ricordiamo, inoltre, che non sempre esiste una correlazione tra grano estero e micotossine. Inoltre è bene ricordare che, data la variabilità di queste sostanze, per limitarle è bene cambiare marca, in base anche alle notizie a disposizione.
Cosa abbiamo riscontrato nell’ultimo test
Nel nostro ultimo test il Don è stato trovato in oltre metà dei prodotti analizzati. Tutti i campioni testati erano entro i limiti previsti dalla legge (750 microgrammi/kg) ma, nonostante questo, un prodotto che si avvicina troppo a questa soglia può non essere indicato per i bambini più piccoli o per i ragazzi. Il valore più alto era di Esselunga: proprio 750 microgrammi/kg. Seguivano Granoro (656), Pasta Reggia (501), Carrefour (426), Divella (394), Barilla (376), Tre Mulini (346). La conclusione a cui eravamo giunti è che questi prodotti, secondo i nostri calcoli, non andrebbero dati ai bambini di tre anni. Chi si avvicina al limite, in particolare Esselunga, non dovrebbe essere proposto neppure ai più grandi (fino ai 9 anni di età) per non rischiare di superare la dose massima giornaliera tollerabile di assunzione di Don. Per gli adulti, invece, questi valori non rappresentano un problema, ma avevamo voluto mettere l’accento sul fatto che c’è un’ampia fascia di popolazione, in particolare bambini e ragazzi, che rischia di assumere ogni giorno un quantitativo di deossinivalenolo superiore alla soglia tollerabile, anche mangiando prodotti perfettamente in regola con le normative.
Per questo abbiamo deciso di essere molto severi nella nostra scala di giudizi, per poter premiare non soltanto i pacchi di pasta più convincenti al palato, ma anche quelli che danno un valore in più: la totale assenza di micotossine.
Il Glifosato c’è, ma molto al di sotto della soglia di rischio
Non abbiamo verificato la presenza di Glifosato nel nostro test ma, dai risultati pubblicati dal Salvagente, si evince che è stato ritrovato solamente in due prodotti (Lidl ed Eurospin), nei quali i tenori riscontrati sono comunque 200 volte inferiori ai limiti previsti dalla legge. Ipotizzando che un bambino di 20 kg mangi due porzioni di pasta al giorno (80 g ciascuna), la quantità di Glifosato assunta sarebbe di circa 1000 volte inferiore alla dose giornaliera accettabile, ovvero la quantità di pesticida che può essere assunta in un giorno senza rischi. Nel test pubblicato dal Salvagente non si fa riferimento al fatto che la tossicità del Glifosato è ancora in fase di discussione, tanto che ci sono pareri discordanti come quello dell’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), dell’ECHA (l’Agenzia europea per le sostanze chimiche), di FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che escludono la carcinogenicità di questa sostanza, e quello dello IARC, di parere contrario.
Ma cosa sono le micotossine?
Le micotossine sono sostanze contaminanti, di origine naturale, pericolose per la salute. Alcune sono classificate come cancerogene dallo IARC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro), ad esempio le aflatossine, o possibilmente tali, come la ocratossina A. Entrambe non sono state trovate nei prodotti testati.
Il Don è pericoloso?
Il Don (deossinivalenolo) è tra le micotossine meno pericolose, ma non per questo è innocuo perché agisce a livello gastrointestinale, causando nausea, rifiuto del cibo, vomito e dissenteria. Ma perché questo avvenga i livelli di assunzione devono essere alti: il limite massimo previsto dalla legge per la pasta è di 750 microgrammi per kg, un limite troppo alto per bambini di 3-9 anni. I più piccoli, 0-3 anni, non dovrebbero mangiare alcune paste per adulti proprio perché potrebbero contenere dosi per loro eccessive di Don (meglio affidarsi ai prodotti specifici).
Editore: altro consumo – Data: 23 Gennaio 2019
Commento della redazione MacinazioneNaturale
Articolo ben fatto e chiarisce alcuni punti, troppo allarmismo non è positivo ma è corretto anche aprire gli occhi sulla realtà e farsi qualche domanda.
I consumatori devono da una parte comprendere che in linea di massima i prodotti in vendita in Italia sono praticamente quasi tutti sicuri e controllati le eccezioni sono rare.
Unica osservazione sui limiti di legge di alcune sostanze credo che ogni tanto il legislatore dovrebbe aggiornare in accordo con le aggiornate evidenze scientifiche e proprio per maggior tutela dei consumatori.
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